EVOLUZIONE DELLE TECNICHE DI STRUMENTAZIONE ENDODONTICA
DentalTalk 6 - EVOLUZIONE DELLE TECNICHE DI STRUMENTAZIONE ENDODONTICA
Relatore: Giuseppe Cantatore
Durante i trattamenti endodontici, due sono le complicazioni più temute dai clinici, responsabili spesso di fallimenti catastrofici che possono essere causa dell’estrazione del dente. La prima è rappresentata dalla frattura verticale del dente trattato. Nel corso degli anni l’attenzione dei ricercatori si è rivolta sempre più spesso alle cause delle fratture verticali; inizialmente sono state chiamate in causa l’apertura errata della camera pulpare e l’uso eccessivo di vari medicamenti o soluzioni irriganti. Attualmente si dà sempre più importanza alla dentina “peri-cervicale”, cioè allo spessore della dentina localizzata nei 4 mm coronali e nei 4 mm apicali rispetto alla cresta ossea. Tutte le procedure che portano ad una perdita eccessiva della dentina “peri-cervicale” aumentano il rischio di fratture verticali dei denti devitalizzati.
Tra queste, oltre alle aperture scorrette delle cavità di accesso, ricordiamo la preparazione canalare con strumenti di diametro e conicità eccessivi e l’uso di perni endocanalari troppo grandi. Recenti ricerche hanno dimostrato che l’allargamento eccessivo del canale non porta ad una sua migliore detersione; al contrario aumenta il rischio di complicazioni. Si è pertanto fatta strada la tendenza a produrre strumenti con diametri e conicità inferiori rispetto a quelli tradizionalmente più diffusi e si è visto che con questi strumenti si potevano ottenere preparazioni canalari corrette con il minimo sacrificio di dentina sana. Altra complicazione temuta dai dentisti è la frattura endocanalare degli strumenti meccanici in nichel-titanio. I frammenti di uno strumento rotto possono infatti impedire la completa sagomatura e disinfezione del sistema canalare, lasciando così spazi canalari non trattati e contaminati. Per ridurre il rischio di queste fratture sono stati introdotti stumenti appositi per creare un “preflaring” e un “glide-path”. Nonostante ciò le fratture continuavano a verificarsi, per cui sono stati introdotti strumenti realizzati con nuove leghe Niti più flessibili.
Nel nostro webinar faremo il punto delle nuove tendenze nel campo della strumentazione canalare, introducendo nuovi sistemi di strumentazione realizzati con innovative leghe NiTi ed in grado, grazie alla loro conicità e diametri ottimizzati di minimizzare il rischio di fratture coronali e di consentire una sagomatura canalare adeguata utilizzando un numero minimo di strumenti (nella maggior parte dei casi solo 3). - Prof. Giuseppe Cantatore

Prof. Giuseppe Cantatore
Laureato in Medicina nel 1980 presso l’Università di Roma “La Sapienza” e specializzato in Odontoiatria nella stessa Università nel 1983. Dal 1987 al 1989 ha insegnato, come Professore a contratto, Endodonzia presso l’Università degli Studi de L’Aquila.
Dal 1990 al 1997 ha insegnato, come professore a contratto, Endodonzia ed Odontoiatria Conservatrice presso l’Università di Roma “La Sapienza”. Nell’anno 2000 è risultato vincitore del concorso per Professore Associato Med 28, (Discipline Odontostomatologiche). Dal 2000 al 2013 titolare degli insegnamenti di Endodonzia, Odontoiatria Cosmetica ed Odontoiatria Conservatrice presso l’Università di Verona.
Nel 2014 vincitore del concorso per Professore Associato presso l’Università “Vita-Salute San Raffaele” di Milano, dove attualmente è titolare degli insegnamenti di Endodonzia ed Odontoiatria Conservatrice.
E’ autore di una monografia e di oltre 100 lavori scientifici quasi tutti di argomento endodontico e conservativo pubblicati sulle più note riviste italiane ed internazionali. E’ inoltre autore di 2 capitoli del libro Endodontics (Martina Editore-2009) e del capitolo sui “Ritrattamenti Endodontici” del libro Endodonzia edito da Elsevier (2014). Socio Attivo della S.I.E, dell’A.I.O.M. e della S.I.D.O.C. Past-President della S.I.E., Past-President dell’AIOM e Past-President dell EFAM. Relatore in numerosi corsi e congressi in Italia ed all’estero, è attualmente parte dello Scientific Board del Journal of Endodontics.
Vive e lavora a Roma con pratica limitata all’Endodonzia.